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Il corpo dell’uomo è una meravigliosa dimensione dove tutto ha ragione di esistere e coesistere in un equilibrio sostenuto da un sistema anatomico fisiologico e biochimico veramente sorprendente, io direi molto simile all’universo: partendo dalle nebulose e sistema dei pianeti fino al più piccolo atomo dove tutto è collegato, ogni sua parte comunica anche a distanze che noi non possiamo nemmeno immaginare.
Anche il nostro sistema nervoso, i neuroni e gli assoni portano con una rapidità estrema le comunicazioni e gli stimoli di ogni singola cellula da una parte all’altra del corpo trasmettendoli poi al cervello. In questo sistema così veloce ed efficiente, il più diretto ai nervi cranici è proprio il sistema olfattivo, il primo a formarsi insieme al gusto. L’olfatto è uno dei sensi più difficili ed enigmatici del nostro apparato sensoriale: il cosiddetto sistema chemiosensoriale, un insieme di strutture biologiche e processi che consentono all’organismo di percepire, elaborare e rispondere a stimoli chimici presenti nell’ambiente grazie a specifici chemiorecettori.
Gli assoni che percorrono il tratto olfattivo raggiungono la parte anteriore del cranio e si estendono fino alla regione temporale. Queste fibre sensoriali terminano direttamente nell’ipotalamo e nell’amigdala. Tuttavia, il funzionamento del circuito olfattivo rimane ancora in parte misterioso, sia per la rapidità con cui elabora le informazioni, sia per il suo ruolo come sistema di memoria e nella straordinaria capacità di classificare una vastissima gamma di odori, che sembra essere praticamente illimitata.
La corteccia trasmette le informazioni degli stimoli olfattivi al talamo, all’ipotalamo e all’amigdala, strutture responsabili della percezione emozionale dell’odore.
Queste emozioni, attivate fin dalla nascita, vengono associate agli odori specifici e archiviate nella memoria. Ogni volta che percepiamo un determinato odore, l’emozione ad esso collegata viene evocata a livello inconscio, riattivando esattamente quella stessa sensazione. Un odore o una fragranza che ci piace può indurci una sensazione di benessere, ma non è necessario che l’abbiamo già percepita o memorizzata in passato. Esistono molte fragranze e odori capaci di stimolare emozioni simili in diverse persone.
Tuttavia, non è un processo così semplice, poiché ogni fragranza può evocare stimoli e reazioni completamente differenti a seconda dell’individuo. Proprio per questo, creare un bouquet che risulti giusto e apprezzabile da tutti rappresenta una sfida affascinante. Infatti nel mondo della profumeria artistica, dell’alta cosmesi e in modo particolare del wellness, si investe fortemente nella ricerca al fine di ottenere vari tipi di stimoli sensoriali. Oggi in moltissime spa e centri benessere possiamo trovare dei veri propri viaggi esperienziali olfattivi in cui si propongono rituali che comprendono l’utilizzo sapiente dell’aromaterapia con oli essenziali specifici in grado di personalizzare il trattamento per ogni cliente.
Parlando di comunicazione olfattiva, l’esempio più ovvio da fare sono i feromoni sessuali, che vengono scambiati per contatto e per stimolo olfattivo e che provocano un interesse reciproco; questo succede tra animali ma anche nella razza umana. Ciascuno di noi emana un odore che è il proprio, il neonato riconosce l’odore della sua mamma e non quello di un’altra mamma, così come le mamme riconoscono l’odore dei propri figli; lo stesso succede con la persona che amiamo.
La comunicazione olfattiva è molto profonda e avviene proprio attraverso il respiro, l’odore che sentiamo e percepiamo ci parla dell’emozione che l’altra persona prova. Nella Medicina Cinese gli odori entrano in contatto con due organi importanti nel mondo delle emozioni: il cuore-elemento fuoco, la cui emozione primaria associata è la gioia, e il polmone - elemento metallo, la cui emozione primaria associata è la tristezza. Non è un caso, infatti in genere gli odori ci evocano sensazioni belle e felici oppure brutte e tristi (sempre tenendo conto delle varianti).
"Nel mondo olistico, che mi appartiene, la respirazione è uno degli atti di comunicazione più importanti con il cliente."
Attraverso il respiro ci presentiamo ed entriamo in connessione profonda con la persona, ed è molto importante farci identificare con una fragranza che susciti piacevolezza, senso di abbandono e rilassamento, ma anche accoglienza e coccola.
L’aromaterapia con oli essenziali da far respirare al cliente è molto importante da un punto di vista psicofisico: facendo un’attenta analisi della persona (anche attraverso la conoscenza dell’Ayurveda o della Medicina Cinese) si può risalire alla giusta composizione di essenze personalizzando al massimo il trattamento. Inoltre si può consigliare l’uso degli oli selezionati anche a domicilio, sia per la persona sia per la sua abitazione o l’ambiente di lavoro.
Il benessere olfattivo è il modo di comunicare più diretto e profondo, anche se dovessimo essere non vedenti potremmo capire attraverso l’olfatto tante cose importanti. Noi operatori del benessere ed estetiste siamo gli artisti della fragranza, del profumo e del libero respiro, dove tutto si ferma e si entra nel giardino dell’Eden.